Questa partita lascia un punto che ci permette di arrivare al terzo posto insieme alla Juve...". Pierpaolo Marino tiene la calma e il suo proverbiale equilibrio anche dopo un match finito con un carico di amarezza mai vissuto in questa stagione dal Napoli. Il Direttore Generale mette le cose in chiaro e sapientemente elogia l'atteggiamento della squadra.
"Poteva finire 3-1. Se Lavezzi non avesse deviato fortuitamente il tiro di Russotto adesso staremmo a parlare di un Napoli strabiliante che era risorto dopo Bergamo, di una punizione gioiello del Pocho e di una posizione di classifica stratosferica. E credo che il successo sarebbe stato legittimo per quanto ha espresso il campo. Lo dico con la stessa ogettività che adoperai dopo Bergamo allorquando fui il primo a sostenere che l'Atalanta aveva meritato la vittoria".
"La squadra è viva ed ha dato la dimostrazione che quando vuole sa imporre il proprio gioco e ribaltare le partite. Poi adesso si possono fare tanti discorsi a posteriori ma io non accetto processi. Poi è chiaro che se col Cagliari prendiamo sempre gol al 95' e segna sempre Conti vuol dire che è destino. Non è giusto essere scaramantici ma diciamo pure: non è vero ma ci crediamo...
"Io guardo avanti - chiude Marino - adesso si va a Milano e tutto ciò che verrà sarà guadagnato. Non facciamo proclami roboanti e teniamo il nostro profilo basso come sempre considerando che abbiamo una buona squadra e che andremo a San Siro a giocarci la partita. Oggi resta amarezza per il pareggio subìto all'ultimo secondo ma rimane anche un punto che ci porta al terzo posto in classifica insieme alla Juve. Ovvero molto più in alto rispetto a quanto tutti si sarebbero mai aspettati..."sscnapoli.it
"Poteva finire 3-1. Se Lavezzi non avesse deviato fortuitamente il tiro di Russotto adesso staremmo a parlare di un Napoli strabiliante che era risorto dopo Bergamo, di una punizione gioiello del Pocho e di una posizione di classifica stratosferica. E credo che il successo sarebbe stato legittimo per quanto ha espresso il campo. Lo dico con la stessa ogettività che adoperai dopo Bergamo allorquando fui il primo a sostenere che l'Atalanta aveva meritato la vittoria".
"La squadra è viva ed ha dato la dimostrazione che quando vuole sa imporre il proprio gioco e ribaltare le partite. Poi adesso si possono fare tanti discorsi a posteriori ma io non accetto processi. Poi è chiaro che se col Cagliari prendiamo sempre gol al 95' e segna sempre Conti vuol dire che è destino. Non è giusto essere scaramantici ma diciamo pure: non è vero ma ci crediamo...
"Io guardo avanti - chiude Marino - adesso si va a Milano e tutto ciò che verrà sarà guadagnato. Non facciamo proclami roboanti e teniamo il nostro profilo basso come sempre considerando che abbiamo una buona squadra e che andremo a San Siro a giocarci la partita. Oggi resta amarezza per il pareggio subìto all'ultimo secondo ma rimane anche un punto che ci porta al terzo posto in classifica insieme alla Juve. Ovvero molto più in alto rispetto a quanto tutti si sarebbero mai aspettati..."sscnapoli.it
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